16/09/2014
Gli Artisti si sono dati appuntamento di fronte ad un Labirinto di granuli bianchi.
Un percorso interiore reso visibile grazie al sale, alimento che fin dall’antichità è presente su tutte le mense e che ha già accompagnato le nostre riflessioni silenziose in occasione del VI Raccolto. In un antico chiostro, confidente e confessore di tanti uomini del passato, gli Artisti entrano e meditano nel Labirinto, lasciando dietro di loro qualcosa di sé.
Chi si salverà? Chi si perderà? Chi, come Dedalo e Icaro, riuscirà ad uscire solo volando?
Il sale, con il suo biancore che affascina e ipnotizza, continua a mostrare la strada d’accesso a sé stessi: definisce un percorso etereo, dai contorni sfuocati, che sfugge ai confini del tempo e dello spazio. Grazie alle sue proprietà cicatrizzanti, è fedele alleato nel proteggere dal Male che potrebbe attaccare durante la meditazione; anche se ideale per la conservazione, non potrà rendere permanente questo percorso, destinato a sciogliersi ed a scomparire.
Tavola d’Arte, ma anche performance e riflessione collettivi, un’anticipazione della VII edizione di Orto d’Artista: dalla Semina al Raccolto – la Semina. Ciò che gli artisti depositano al centro del Labirinto verrà spostato sotto il perimetro del Chiostro e rimarrà in esposizione fino a domenica 21 settembre.
Tra gli artisti presenti: Lucia Abbasciano, Clara Bartolini, Ernesto Bossi, Carmine Caputo di Roccanova, Jutka Csakanyi, Daniela Dente, Maria De Vecchi, Li Ding, Licia Fusai, Adelisa Lavi Giacconi, Vito Giacummo, Daniela Gorla, Tiziana Grassi, Mariele Nova, Mari Jana Pervan, Mariella Tabacco, topylabrys, Micaela Tornaghi.