08/04/2013
Racconto di immagini in installazione
Chiostro degli Emigranti – Società Umanitaria, Via San Barnaba 48
In occasione del Fuori Salone del Mobile 2013
topylabrys, Monica Scardecchia e Gianfranco Maggio, reinterpretano i 120 anni di storia della Società Umanitaria.
L’installazione si presenta come un racconto per immagini che si snoda all’interno del Chiostro degli Emigranti, ripercorre la storia dell’ente attraverso una selezione di immagini e riproduzioni di antichi documenti come: l’atto di fondazione, le immagini e la planimetria del padiglione con cui l’Umanitaria partecipò all’esposizione Universale di Milano del 1906, i manufatti dell’antica scuola di sartoria, le immagini della scuola d’Arti e Mestieri e della scuola del libro, il leggendario Teatro del Popolo, i prospetti della casa per gli operai dell’architetto Giovanni Broglio (L’architetto dei poveri), i documenti che attestano l’impegno e l’attenzione verso gli operai e gli emigranti attraverso la lotta alla disoccupazione, uffici di collocamento e corsi di formazione.
Una ricognizione delle tracce più significative che hanno testimoniato, mettendo in pratica, quanto di più innovativo era riportato nello statuto della Fondazione, rimasto oggi pressoché inalterato: “La Società Umanitaria agisce senza scopo di lucro e ha per finalità di mettere i diseredati, senza distinzione, in condizione di rilevarsi da se medesimi, procurando loro appoggio, lavoro ed istruzione e più in generale di operare per il migliore sviluppo educativo, socio-culturale e giuridico in ogni settore della vita individuale e collettiva ed, in particolare, in quelli dell’assistenza sociale, della beneficenza, dell’istruzione e della formazione anche professionale”.
Il racconto fotografico dialoga con lo spazio circostante, il Chiostro degli Emigranti diviene la cornice dove ci è permesso di recuperare il legame fra il passato e la sua tradizione con il presente, un filo che ci viene teso dall’evocativo gruppo scultoreo in bronzo “Gli Emigranti” di Domenico Guidoni (1921 copia).
Dopo l’installazione realizzata nel Chiostro dei Glicini “Il Raccolto degli oggetti smarriti”, presentata dal 21 al 24 marzo 2013 in occasione del quinto Raccolto di Arte da mangiare mangiare Arte, la nuova operazione artistica nel Chiostro degli Emigranti rappresenta il secondo omaggio che l’associazione Arte da mangiare mangiare Arte dedica ai 120 anni di fondazione dell’ente che da 18 anni ne ospita le attività.