19/09/2013
A cura di Andrea Fiore
La Galleria Monopoli è lieta di presentare: Stati di pressione, una mostra personale di Franco Mazzucchelli (Milano 1939) a cura di Andrea Fiore. L’esposizione indaga il percorso dell’artista milanese dalle prime testimonianze di arte come partecipazione sociale (Alfa Romeo 1971, Volterra 1973), alle ricerche tra uomo e ambiente, realizzate in occasione della mostra Caduta di Pressione (1972), sino ai lavori più recenti.
Il percorso espositivo inizia con alcune opere storiche che riguardano gli interventi urbani realizzati alle porte della fabbrica Alfa Romeo nel gennaio del 1971. Si tratta dei gonfiabili marchiati A.TO A, (Art to Abandon), opere realizzate per essere abbandonate in luoghi pubblici. Un progetto attraverso il quale si avvertiva «la necessità che l’arte uscisse dai templi del sapere, per dare e scoprire nuove dimensioni, nuovi linguaggi»» (M. Pugliese). Quello del 1971 è un importante esperimento di arte relazionale, che poneva l’intervento artistico in chiaro rapporto con un pubblico eterogeneo e improvvisato, portando questa combinazione a degli esiti inattesi. Le opere presenti in Stati di Pressione rappresentano alcune rare testimonianze di quest’avvenimento, documentato con le fotografie di Enrico Cattaneo e la presenza dei gonfiabili originali.
L’indagine sui rapporti tra uomo e ambiente prosegue con una selezione di opere realizzate in occasione della mostra Caduta di Pressione, tenutasi presso la galleria milanese Il Diagramma nel 1972. Le opere esposte pongono in evidenza un’importante esperienza condivisa dal pubblico, riguardando con consapevolezza storica alcuni lavori ora riproposti dopo quarant’anni.
Il percorso continua con alcune opere che testimoniano i progetti di Mazzucchelli a Volterra 73, una manifestazione artistica curata da Enrico Crispolti che rappresenta un momento fondamentale per la ricerca artistica contemporanea in Italia. La grande mostra vedeva i maggiori protagonisti dell’arte cimentarsi nella realizzazione di un intimo dialogo tra il paesaggio, la popolazione e le nuove tendenze artistiche. Volterra 73 trovò una naturale continuazione nella sezione italiana della Biennale di Venezia del 1976, dedicata all’Ambiente come sociale, alla quale partecipò lo stesso Mazzucchelli. A Volterra un cono di nove metri e molti altri gonfiabili invasero il centro storico; «sembra un gioco, un gioco liberatorio che accomuna piccoli e grandi, la riscoperta di un ritmo naturale, di un accordo insolitamente libero di movimenti del corpo e uno spazio pur consueto […] Franco Mazzucchelli parla di arte da abbandonare […] altre volte ha abbandonato gonfiabili all’uscita di una scuola, sulle acque di un lago, alle porte di una fabbrica e si è divertito a vedere dove le trascinavano. Forse sarà difficile d’ora in avanti allestire in un centro storico mostre d’arte che prescindano del tutto dall’esperienza di Volterra» (dal documentario Arte Per la Città).
Le opere di Volterra 73 in mostra sono realizzate, come per quelle dell’intervento nei pressi dell’Alfa Romeo 1971, con fotografie di Enrico Cattaneo e le reliquie dei gonfiabili originali.
Il percorso espositivo continua con gli ultimi lavori di Mazzucchelli, chiamati ironicamente dall’autore BD: Bieca Decorazione. «Mazzucchelli ha tracciato nelle dimensioni ridotte del quadro il compendio di anni di ricerca tra arte e tecnologia, e rielaborato con nuovi risultati una vasta esperienza nel sistema analitico delle forme […] ogni quadro, così come avveniva per le grandi sculture gonfiabili, segue il ritmo ondulato delle volumetrie, espone un sistema di rapporti e di corrispondenze tra linee di saldatura e sviluppa l'ampia estensione della superficie attraverso la contaminazione e lo scambio dei rapporti policromi» (A. Del Guercio).
L’esposizione Stati di pressione è un omaggio al percorso artistico di uno dei maggiori protagonisti e pionieri dell’arte intesa come partecipazione sociale.
dal 19 settembre al 4 novembre 2013
GALLERIA MONOPOLI
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