08/02/2002
Come da tradizione, entrando da Via S. Barnaba s’incontravano le installazioni di Marina Falco, Paul Krocker e Giovanni Molino.
Il percorso artistico continuava con il Chiostro dei Glicini allagato nel quale era presente l’installazione fotografica di Giuliano Luzzato. Poi il Chiostro delle Memorie con l’nstallazione sul mito dell’acqua di Giovanni Canu.
Si continuava con il Chiostro delle Statue dove alcuni giovani artisti hanno fatto alcuni interventi tra cui Pippa Bacca con la partecipazione di “Cuochi a domicilio” e Ork
In seguito si è potuto ammirare il grande gonfiabile galleggiante di Franco Mazzucchelli ed i Pesci di Adriana Chiari nell’installazione Ipoclorito.
In Sala facchinetti numerosi gli artisti presenti tra cui Stefano Cappello, Alessandra Cerini, Isabella Dovera, Gaetano Fracassio, Anna Rosa Gavazzi, Metta Gislon e Spelta.
L’Open Space ospitava “Lungo le vie dell’Acqua” e “Labirinti d’Acqua”, collettiva a cura di M. Cristina Vicamini, con gli artisti Maria Luisa Imperiali, Aghim Muka, Dvora Weisz.
All’ingresso del Salone degli Affreschi erano presenti le delizione “Sirene” di Francesca Petrolo.
Nel complesso rinascimentale troviamo alcuni interventi d’arte a tema realizzati anche da Marco Bolognesi, Stefania Da meri, Lauren Kirckman e Davide Coltro.
Nello splendido Giardino dei Tigli accanto al Salone degli Affreschi si sono ammirate le installazioni di Isabella Brancaccio, Raphael De Vittori Reizel, Anna Epis, Giusi Loisi, Nicolas Steinert e Monika Wolf.
Infine nella Saletta Cinema il Video del Gruppo americano Orphic, con testi a cura di Gabriella Anedi e Fabiana Mariani e montaggio a cura di Giulio Luci.
Mimi Oka e Doug Fitch si definiscono come scultori di performance.
Formano da anni un gruppo artistico impegnato nella creazione di opere d’arte edibili.
Il loro incontro avvenne durante una festa teatrale ad Harvard. Fitch era vestito con un grembiule tutto pieghettato e Oka era impegnata nel cavare stalagmiti dalla schiuma.
Dopo la laurea, Oka si avviò alla carriera in banca e Fitch continuò a progettare case, sedie e teatri. Intanto, entrambi, all’insaputa l’uno dell’altra, frequentarono la scuola di cucina La Varenne a Parigi. Oka affinava la sua arte come chef a Parigi conquistandosi un diploma di cucina giapponese kaiseki alla Scuola Culinaria Kunitachi, mentre itch avviava un commercio con le Filippine producendo oggetti di design con l’impiego di resine. Quattordici anni dopo il loro primo incontro, Fitch e Oka si scontrarono letteralmente per le strade di Tokyo. Il loro interesse nelle contaminazioni Arte/Cibo li condusse a sperimentare piccoli pranzi decisamente assurdi e poi a pranzi più grandi e poi all’idea di scrivere un libro su quello che non avevano ancora fatto e quello che avevano in mente di fare che si trova sul loro sito web.