04/04/2022
Introduzione
Il periodo storico che stiamo vivendo sta innescando profonde rivoluzioni in ogni settore. Nonostante i lockdown imposti e i “tempi rallentati” che ormai hanno caratterizzato la nostra vita sociale, il mondo è andato inarrestabilmente veloce; nulla è come prima e ormai in ogni campo si può parlare di un pre e post Covid 19, ovvero un’accettazione della cesura irreversibile che la situazione pandemica ha portato.
Nessun paradigma dei sistemi fondamentali sembra essere immune a questo cambiamento: economia, salute, scienza, socialità, educazione, lavoro, formazione, accesso alla cultura, comunicazione, mobilità, organizzazione familiare, responsabilità civile, libertà, ambiente, ecologia, alimentazione… ARTE.
Da sempre, l’arte ha raccontato i propri tempi con un occhio rivolto al futuro; oggi più che mai si riconosce questa propensione nel trovare innovative soluzioni di fruizione più che dai soggetti e/o dai temi scelti per la creazione artistica o dalle tecniche applicate.
Oggi le relazioni e la socialità sono alcuni degli argomenti più dibattuti della società contemporanea. L’arte tenta di rispondere a questi interrogativi, spostando la propria ricerca su forme alternative di fruizione e di partecipazione del pubblico, incentrando maggiormente l’attenzione sul processo creativo e di ricerca rispetto alla realizzazione di un’opera d’arte presentata come prodotto finito per il pubblico.
Contributi digitali di ogni tipo realizzati per la pubblicazione sui canali social, NFT, metaspace, social community, collezioni immateriali sono solo alcuni esempi del grande cambiamento che sta riguardando il mondo dell’arte e che sempre più sta assorbendo i modelli della fintech a scapito dei consolidati meccanismi del tradizionale mercato dell’arte.
Queste sono le premesse dalle quali vorremmo partire per costruire la prossima edizione del MAF e dell’ottava edizione del Festival Internazionale dei Depuratori.
Tema dell’edizione: FANGO
Per fango si intende comunemente una miscela composta da materiale solido finemente disperso e da una quantità relativamente piccola di liquido, derivata principalmente, ma non necessariamente, da sedimentazione; può essere definito anche particolato in sospensione.
Esempi:
1) la terra dei campi o la polvere delle strade ridotta dall'acqua a una poltiglia;
2) deposito naturale costituito da argilla contenente sostanze organiche e inorganiche, frammiste ad acqua. (fra cui i fanghi termali);
3) residuo di aspetto melmoso proveniente da alcuni processi tecnici e industriali. (fra cui i fanghi biologici di depurazione).
Il fango può avere anche una connotazione erotica (lotte nel fango) ed una simbologia interessante: infatti, può essere contemporaneamente sinonimo di fatica (i nostri antenati che aravano e irrigavano i campi), di sporcizia, ma anche di bellezza e ringiovanimento (fanghi termali), perfino di purezza se associato al fiore di loto che nasce e cresce in mezzo al fango.
Inoltre, dalla Genesi ai miti classici, la creazione dell’Uomo è stata spesso associata al fango: un impasto di terra e di acqua modellato a immagine del Divino, cui l'Artefice infonde il soffio vitale per poi riconoscersi nella propria creazione e da essa venir celebrato. Sicché l'Umanità nasce «impastando con acqua piovana la terra ancora recente, la quale, da poco separata dall'alto ètere, ancora conservava qualche germe del cielo insieme a cui era nata», scrive Ovidio nelle sue Metamorfosi.
Nei due depuratori dove ha sede il MAF, come nella maggior parte degli stessi impianti, il fango (materiale biologico risultante dal processo di depurazione) ha il doppio aspetto di rifiuto e risorsa da gestire con una legiferazione molto complessa. Spesso i fanghi di depurazione sono stati oggetto di una comunicazione sensazionalistica e scandalistica, incentrata sull’uso improprio di questi in agricoltura piuttosto che sulle eccellenze, le quali, applicando i corretti protocolli e gli standard di depurazione, ne fanno un buon uso.
Indicazioni per artisti, format espositivi, date evento:
Le indicazioni che seguono sono frutto della prima fase del progetto in cui alcuni artisti del MAF si sono confrontati fornendo spunti e suggestioni.
Gli artisti interessati a mettersi in gioco con noi in questo nuovo percorso possono partecipare alla nuova edizione in modo molto più libero rispetto alle precedenti, ma non per questo meno impegnativo.
Quando si parla di tema FANGO di intendono i temi riportati a pag.2
Esposizione:
L’occasione espositiva e di confronto con il pubblico si terrà in occasione dell’ottava edizione del Festival Internazionale dei Depuratori seguendo il seguente calendario:
- sabato 21 maggio presso il Depuratore di Milano San Rocco
- sabato 28 maggio presso il Depuratore di Milano Nosedo
Con MM abbiamo concordato aperture e visite guidate che avverranno 2 volte al mese dal giugno ad ottobre (agosto escluso), orari e calendario sono in fase di elaborazione.
Format espositivi:
Gli artisti potranno aderire scegliendo uno o più format espositivi suddivisi per ciascuna sede del MAF.
Pensatori, poeti etc… potranno farci arrivare le proprie proposte che saranno trattate secondo le diverse esigenze espressive.
Per il MAF di Nosedo
- artisti che hanno già una grande installazione:
1) restauro (se necessario) della propria installazione senza interventi sul tema FANGO
2) restauro (se necessario) dell’installazione con nuovi contributi dedicati al tema del FANGO e realizzati all’interno dell’installazione stessa e in dialogo con essa.
3) Restauro (se necessario) dell’installazione e realizzazione di un nuovo lavoro sul tema FANGO da realizzare accanto all’installazione già esistente o nelle vicinanze.
- Nuovi artisti e/o artisti già operativi al MAF:
1) Grande installazione sul tema del FANGO. Allegato A
2) Realizzazione di un’installazione sul tema FANGO in una delle zone libere del MAF, tenendo conto delle caratteristiche effimere o meno del lavoro. Allegato B
3) Realizzazione “live” di un’opera sul tema FANGO nel corso della giornata del 28 in relazione con il pubblico e gli ospiti. Allegato C
- Per tutti i partecipanti:
1) “Diario d’artista” per illustrare il processo creativo.
Allestimento al chiuso.
Tutti i lavori dovranno essere documentati (documentazione libera) per narrare il processo creativo di ciascuna opera: testi, appunti, schizzi, disegni, fotografie, etc. In questo modo si richiede a ogni artista un elaborato che documenti il proprio processo creativo.
Questi elaborati faranno parte di “ABRACADABRA: il cammino creativo nel fango” che ciascun partecipante realizzerà per illustrare artisticamente il proprio processo creativo.
Per il MAF di San Rocco
1) Arti performative sul tema del FANGO. Allegato D
2) Video d’arte sul tema fango (proiezioni all’ingresso in zona portineria) Allegato E
3) Piccole installazioni sul tema fango da allestire al chiuso (container o sala conferenze) Allegato F
4) Opere bidimensionali (pittura, fotografie, disegni,) non incorniciate da allestire al chiuso ( sala conferenze) Allegato G
Tempistiche
Gli artisti interessati a prendere parte al progetto e alla nuova edizione del MAF devono darcene conferma nel più breve tempo possibile e farci pervenire le proprie proposte entro le date indicate in ciascun allegato inviando una mail a maf.museoacquafranca@gmail.com
Gli ingressi agli impianti per l’inizio dei lavori partiranno attorno al 10 aprile secondo calendario concordato con MM sarà possibile accedere anche il sabato, gli ingressi dovranno essere organizzati con anticipo.
Siamo disponibili a dei confronti personalizzati con ciascun artista.
Per informazioni:
maf.museoacquafranca@gmail.com
info@artedamangiare.it
Tel: Monica Scardecchia 340 3406871
FANGO è un’idea di Ornella Piluso in arte topylabrys per MAF – Museo Acqua Franca, il progetto è stato sviluppato con Monica Scardecchia nel corso di conversazioni e scambi di idee fra la fine del 2021 e i primi giorni del 2022.