di Studio Pace10 (Gianfranco Maggio e Monica Scardecchia)

 

La mostra realizza, con la sua sensibilità, il suo desiderio di creare un percorso espositivo che coinvolga il visitatore in prima persona. Le opere esposte consentono agli artisti invitati di confrontarsi con forme e linguaggi nuovi. Si presenta così un’ampia selezione di opere inerenti alle differenti pratiche artistiche come la pittura, la scultura, l’installazione, la fotografia, la performance e il disegno. Tutte le opere esposte si offrono come occasione per una riflessione e un approfondimento di diverse condizioni di lettura.

Olio Officina Food Festival, 23-25 gennaio

Palazzo Delle Stelline, C.so Magenta 61 Milano.

 L’Associazione Culturale Arte da mangiare mangiare Arte sarà presente il 23, 24 e 25 gennaio 2014 all’Olio Officina Food Festival, manifestazione di eccellenza dedicata alla “cultura dell’olio” ideata da Luigi Caricato, che per la sua III edizione rinnova l’appuntamento all’interno della prestigiosa location del Palazzo delle Stelline di Milano (C.so Magenta 61).

Gli artisti dell’associazione sono stati invitati da Ornella Piluso in arte topylabrys ad esprimersi sul tema dell’Olio e dell’Ulivo attraverso la propria poetica e sensibilità, in linea con la sperimentazione artistica che l’associazione porta avanti da ben 19 anni: indagare il mondo dell’alimentazione attraverso il linguaggio dell’arte, utilizzando il “cibo come materia d’arte”.

Ciò che il pubblico di Olio Officina Food Festival avrà la possibilità di rac-cogliere è una mostra che indaga i vari aspetti dell’Olio e dell’Ulivo nelle più diverse sfaccettature: sacralità, tradizione, forma, materia, spiritualità, nobiltà e magia.

Il mondo è qui.  Qui, in Italia, a Milano,  alla Biblioteca Gallaratese, luogo dove diverse culture si incontrano e si confrontano.

Una biblioteca attenta alle diverse espressioni culturali è luogo ideale per mettere in mostra opere visive che si relazionano con opere realizzate attraverso i linguaggi verbale e scritto.

Paesi lontani sono resi vicini dal desiderio di conoscenza, dai flussi migratori e dalla velocità dei mezzi di trasporto e si offrono agli occhi in un’ideale giromondo. Un giro del mondo che tocca, attraverso le opere esposte e le letture scelte per il momento dell’inaugurazione, tanti paesi: Messico, Italia, Brasile, Corea, Cile, Romania, Finlandia, Cina, Spagna, India, Perù,  Polonia, Egitto e Argentina.